“L’educazione delle farfalle” – Donato Carrisi, ed. Longanesi

Non c’è nulla da fare: per me, Donato Carrisi non lo batte nessuno.
Basterebbe dirvi che sono rimasta sveglia fino alle 2 di notte per finire questo romanzo (e chi mi conosce sa bene che oltre le 22.30 non arrivo sveglia) per farvi capire quanto la scrittura di Carrisi, unita a una trama magistrale, sappia catturare il lettore tanto da non riuscire più a staccarsi dal libro.

Cimentarsi con nuovi protagonisti e nuove storie è rischioso, ma Carrisi è coraggioso: Serena, la figura centrale del romanzo, è una donna e una madre fuori dal comune, eppure allo stesso tempo simile a molte altre. Ci si affeziona a lei e alla sua esperienza personale lentamente e in modo inaspettato, facendosi trasportare dagli eventi e perdendo il controllo.

La sua è una ricerca disperata, ma anche una crescita che procede per gradi, come succede davvero nelle vite di molti: Aurora, la sua bambina, tanto indesiderata quanto amata, scompare improvvisamente durante un camp invernale, quando scoppia un terribile incendio nella struttura dove soggiornano lei e altre 11 bambine. Dispersa, non morta. Sparita per sempre, oppure solo ben nascosta?

Carrisi ha saputo creare anche questa volta un romanzo a metà tra il thriller e un racconto di formazione, in cui introspezione e mistero si fondono in maniera inscindibile, con personaggi iconici e, nel loro piccolo, fondamentali. Si lascia divorare.
Bellissimo.

Fiocchi: 5/5 🎀 🎀 🎀 🎀 🎀

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